COME PROMUOVERE NEI BAMBINI UNA CULTURA GREEN?🌳🍀
COME AVVIARLI AL RISPETTO CONSAPEVOLE E INTENZIONALE DELLA NATURA ?
Complice l’autunno, l’albero è stato in questo periodo oggetto di scrupolosa osservazione e variegata conoscenza.
Ma come si può far cogliere ai bambini la relazione causale tra l’albero e la vita dell’uomo? In altre parole, da dove si parte affinché l’importanza dell’albero sia compresa dai bambini in modo incisivo e persistente?
Come per ogni concetto complesso, il percorso di apprendimento va destrutturato e ricostruito sulle conoscenze già possedute dai bambini e sulle quali fare leva per scuotere il contenuto emotivo-valoriale che le accompagna. Fare emergere impressioni cognitive nelle quali il bambino è il protagonista permette successivamente di attivare processi di riflessione e immedesimazione per analogia, anche quando la situazione li vede come semplici osservatori. Questa modalità di apprendimento consente, quindi, al contempo di allenare progressivamente i bambini al decentramento del proprio Sé, anche se metaforicamente sempre presente sullo sfondo come radice dello sviluppo del concetto, e all’accoglimento di quello altrui.💞Educando alla conoscenza, educo trasversalmente all’emozione e all’empatia, al cuore delle quali si può giungere soltanto indirettamente.
Facciamo un esempio partendo da un presupposto valido nella stragrande maggioranza dei casi:
ogni bambino ha una casa in cui tornare dopo la scuola, le attività pomeridiane e le passeggiate o la spesa, ecc.
1. Accendiamo il loro immaginario e recuperiamo la conoscenza attraverso la memoria emotiva con una semplice affermazione. <<Che bello poter tornare a casa quando fuori fa freddo, o sono stanca ed ho voglia di riposare, oppure ho fame e voglio fare uno spuntino, ecc. >> Attendiamo qualche secondo e poi facciamoli entrare nella conversazione: <<Succede anche a te?>> Dai, raccontami: <<Cosa ti piace fare quando sei a casa?>>
I bambini faranno a gara per poter raccontare un’esperienza pregna per loro di significato emozionale (l’emozione recuperata costituisce già di per sé un impulso all’azione motoria, tradotta in questo caso nella produzione verbale del racconto).
2. Quando la casa attraverso le loro testimonianze avrà assunto un ruolo di preminenza nel benessere di ciascuno, spostiamo l’attenzione sui protagonisti dell’autunno che abbiamo avuto modo di conoscere attraverso le attività pregresse: gli animali che vanno in letargo.
Recuperiamo le informazioni che i bambini ricordano in proposito (che equivale anche alla verifica degli stessi apprendimenti) ipotizzando e dubitando, e non affermando: <<Mi sembra di ricordare che anche quegli animali di cui parlava la storia “x o y” volevano una casa…, vero?>>. <<Però non ricordo il perché. Che fanno questi animali nella casa?>>
Parte il brainstorming dei bambini… 💭💬
Accogliendo le loro suggestioni si può replicare: <<Io però non ho mai visto la casa di un orso nella nostra città. Dove vive? Voi lo sapete?>>
Se anche i bambini non sapranno nominare esattamente gli ambienti di vita di questi animali useranno tutte le espressioni possibili per farti capire che hanno compreso che vivono dove ci sono tanti alberi.
3. Quello è il momento in cui puoi associare il concetto di casa al concetto di albero. <<Ma allora mi state dicendo che questi animali vivono IN MEZZO agli alberi? O vivono SOPRA gli alberi? O DENTRO gli alberi? O SOTTO gli alberi?>>
Saranno le stesse risposte dei bambini che amplieranno il concetto di casa-albero al di là dell’argomento del letargo e di ambienti di vita distanti dal loro: <<Gli uccellini vivono sopra l’albero, sui rami>>. Se hai la fortuna di avere qualche albero intorno puoi prevedere di fare una breve uscita con i bambini per vedere se trovate gli uccellini o le loro “casette”. Questa “divagazione”, infatti, serve per mettere a fuoco il nostro concetto di partenza, facendo in modo che abbia sempre un aggancio con ciò che i bambini già conoscono.
Riporta adesso l’attenzione sugli animali che vanno in letargo e in particolare su quelli che vivono dentro e sotto l’albero, ripercorrendo la strada della storia che hai utilizzato per presentarli ai bambini.
4. Adesso che è emerso che ogni parte dell’albero serve ad offrire uno specifico riparo in funzione delle abitudini e necessità degli animali che ospita, avvia la conversazione verso la sua conclusione: <<Ma allora senza i loro alberi questi animali non avrebbero più la loro casa e morirebbero di freddo, di fame, di sonno? Poverini!>>. <<E noi come possiamo aiutarli? Dobbiamo tagliare o proteggere gli alberi?>>
La risposta dei bambini non lascerà spazio a dubbi sul da farsi, ma non darla per scontata e valorizzala con un’ultima affermazione: <<Allora me ne ricorderò e cercherò di prendermi cura degli alberi anch’io come voi. Grazie bambini!>>
Certo, la strada verso la correlazione albero-uomo-vita è ancora distante ma deve necessariamente passare attraverso fasi intermedie come la correlazione albero-animale-vita, nella quale, come spero di aver chiarito, la concatenazione è per i bambini di immediata intuizione (se accompagnata da un’efficace mediazione).
Se mancano questi fondamentali passaggi, si possono fare meravigliosi lavori sull’importanza dell’albero, ma si correrà il rischio che rimangano sterili dal punto di vista della formazione, e che il bambino percepisca questa importanza (attribuita dall’adulto) in modo superficiale poiché acquisita senza la sua personale intuizione.
💥P.S.: è bene tener presente che questi percorsi di apprendimento e gli argomenti trattati possono (sarebbe anzi auspicabile lo facessero) scoperchiare “il vaso di Pandora” e innescare dinamiche di difficile gestione. Potresti cioè imbatterti in bambini per i quali la casa e il clima che vi respirano dentro rimanda a sensazioni ed esperienze tutt’altro che positive
. Bisogna quindi essere pronti ad accogliere eventuali manifestazioni di disagio, anche profondo, attuando tutte le necessarie divagazioni per esprimere il malessere, prima sul piano simbolico e poi su quello reale.
Ma se questo può succedere è proprio perché sul piano simbolico-metaforico, anche se non ancora su quello reale e della consapevolezza, le diadi albero-vita e vita-benessere i bambini le hanno intuitivamente colte nella loro pienezza e nella loro interconnessione.
Agata Calise